Grazia Pulvirenti è professore ordinario di germanistica, saggista, regista d’opera, presidente della Fondazione Lamberto Puggelli e direttore del network internazionale di studi neurocognitivi in ambito umanistico www.neurohumanitiestudies.eu. Seguendo la sua inesauribile curiosità, si è a lungo dedicata all’indagine della relazione instaurata dal testo letterario con le sue componenti visuali e cognitive, sperimentandone forme e declinazioni attraverso la ricerca, come anche tramite la regia d’opera e la creazione letteraria. Da più di un decennio scrive poesie e storie, che però, seguendo il suggerimento di Adalbert Stifter, sono rimaste conservate in un’antica cassapanca in attesa che trascorressero almeno 15 anni, necessari, secondo lo scrittore austriaco, a far maturare i testi. Sono apparsi così nel 2020 una silloge poetica dal titolo amara_mente sulla rivista «Soglie», i racconti Più forte che la morte nel volume L’Italia del Père Lachaise. Vies extraordinaires des Italiens de France et des Français d’Italie (Milano, Skira), Sofonisba in Viaggio emozionale nel cuore della Sicilia (Roma, Edizioni della sera) e il suo primo romanzo, Non dipingerai i miei occhi. Storia intima di Jeanne Hébuterne e Amedeo Modigliani (Milano, Jouvence), in cui sguardo e colore prendono vita nella parola percorsa dalla sofferenza dei corpi e dallo strazio della vita.